Storia della matematica - 1^ puntata

Siete interessati a svolgere un percorso sulla storia della matematica in classe?
Ecco un racconto in tre puntate fatto dai miei ragazzi di quarta.
Qui trovate la prima puntata, mentre in altri post trovate la seconda puntata e la terza puntata.
Qui anche dei consigli di lettura per prepararsi ad un percorso del genere (anche più articolato, in varie classi).


"Con la maestra Cristina ci siamo chiesti: "Quando è nata la matematica?". 

Bisogna andare molto indietro nel tempo...quando l'uomo viveva ancora nella preistoria. La maestra ci ha raccontato questa storia.

Siamo nel neolitico.

L'uomo a un certo punto inizia ad aver bisogno di contare per:
  • sapere quanti oggetti, animali, cose possiede o quante persone vivono nella sua famiglia o nel suo villaggio;
  • barattare gli oggetti;
  • cacciare e dividersi con gli altri cacciatori le prede;
  • misurare e capire come costruire.
Un problema che si è presentato nel neolitico è stato questo.
Gli uomini del villaggio devono andare a cacciare e lasciano al figlio più grande il compito di badare alle pecore.
Il bambino però ha subito un problema: vuole essere sicuro che le pecore che escono dal recinto la mattina per andare a pascolare siano le stesse che ritornano nel recinto la sera. Deve trovare un modo per non sbagliarsi e per sapere con certezza che tutte le pecore sono rientrate. Se ne perde qualcuna, infatti, il papà al ritorno si può accorgere e di sicuro si arrabbia!


Noi, come gli uomini del neolitico, abbiamo cercato una soluzione. Abbiamo fatto molte ipotesi: costruire tanti recinti...ma è troppo faticoso per un bambino! Dare dei nomi alle pecore...ma anche in questo modo è difficile ricordarli tutti! Farle uscire una alla volta...ma non è facile e poi le pecore per mangiare hanno bisogno di molto tempo, non possono farlo in fretta. Costruire un recinto enorme e non farle uscire mai...ma prima o poi l'erba finisce e le pecore sono affamate!

Sembrava impossibile arrivare a una soluzione, ma poi ci è venuta un'idea: abbiamo pensato che il bambino, quando ogni pecora alla mattina usciva dal recinto, poteva mettere un sasso in una ciotola. Le faceva uscire una alla volta e mentre uscivano raccoglieva un sasso, oppure metteva da parte un bastoncino di legno.


Alla sera, quando le pecore ritornavano nel recinto, il bambino poteva prendere i sassi e toglierli dalla ciotola, sempre uno per ogni pecora rientrata. Se avanzava un sasso nella ciotola voleva dire che mancava una pecora, quindi il bambino poteva andare a cercarla.
Così il bambino, anche se ancora non sapeva contare, poteva essere sicuro che nessuna pecora si fosse persa grazie ai sassi: uno per ogni pecora!


Abbiamo provato anche noi a fare i pastori e le pecore in classe, usando i banchi come recinto. Il pastore metteva in una ciotola dei sassi ogni volta che usciva un compagno-pecora e lo toglieva ogni volta che il compagno-pecora rientrava. 





Se nella ciotola rimanevano dei sassi, voleva dire che delle pecore si erano nascoste per la classe e bisognava andare a cercarle.




E' stata un'esperienza molto divertente. 

La storia della matematica continuerà nelle prossime puntate..."

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