Centra il bicchiere!

Ecco un’altra attività ludica e divertente ma anche molto utile e importante dal punto di vista matematico, perché ci ha aiutato (siamo in seconda) ad avviare in modo più sistematico il calcolo mentale ragionato, basato sulla scomposizione dei numeri.



Gioco semplicissimo: avevo un kit di 12 bicchieroni (6 rossi e 6 blu...indovinate dove l’ho preso?!?! No, non ve lo dico, tanto lo sapete già! In ogni caso, vanno bene bicchieri grandi di plastica di qualunque tipo o colore!) e alcune palline da Ping Pong. 


Su ogni bicchiere ho scritto dei numeri con il pennarello indelebile: su quelli blu ho messo i numeri “unità” da 1 a 6 e su quelli rossi i numeri “decina”: 10, 20, 30, 40, 50, 60.










Qualcosa potrebbe indurvi a pensare che il colore per decine e unità sia stato voluto...in realtà, ASSOLUTAMENTE NO! 

Lo so, sembra una scusa! Ma, davvero, non ho fatto nessuna associazione colore-valore consapevole nella fase di preparazione (può darsi a livello inconscio...e per questo chiederemo a Freud! Ma, lo giuro! Mi sono accorta della cosa soltanto dopo aver finito di mettere i numeri sui bicchieri!). Anche perché noi in classe non abbiamo mai fatto associazioni di colore “classiche” del tipo blu-unità e rosso-decine (anzi, la trovo una differenziazione poco utile e improduttiva) e quindi anche ai bambini non sarebbe stata per nulla di aiuto. Se mi fossi accorta prima, avrei anzi fatto il contrario! Va beh!


Detto questo, ecco il gioco: posizionati i bicchieri sul tavolo (secondo una logica: i bicchieri dal valore minore davanti e quelli dal valore maggiore più indietro), i bambini avevano a disposizione 5 lanci (e di conseguenza 5 palline) da fare per cercare di centrare i bicchieri e fare un buon punteggio. 
Lanciavano da una linea segnata a terra con scotch di carta...non troppo lontana perché stavolta la coordinazione era più complicata! 










Una volta effettuati i lanci, io leggevo i valori dei bicchieri nei quali erano entrate le palline e tutti segnavano sul quaderno il punteggio ottenuto dal compagno, accanto al suo nome.

In questa fase, è stato interessante far scoprire come operare l’addizione: si sommavano le decine con le decine e le unità con le unità. Poi il numero si componeva “magicamente” da solo.

Faccio un esempio. Ecco i punteggi di un compagno: 30  2  50  6  10

Prima sommavamo le decine 30+50+10 e arrivavamo a 90 punti. Poi le unità 2+6 e arrivavamo a 8 punti. 

A quel punto si formava 90+8...che già “suonava” come il numero del punteggio finale: 98! 

Verbalizzavamo così:
30+2+50+6+10=90+8=98


Se la somma delle unità superava il 10, i bambini avevano individuato delle strategie per procedere velocemente.

Ad esempio, se si doveva fare 60+13, i bambini hanno suggerito che, poiché il 13 è 10+3, si poteva fare 60+10 e poi in seguito +3...70+3=73!!! 









  



Alcune volte chiaramente anche la somma delle decine superava il 100! 

Non è stato un problema, anzi, è stato proprio un modo per avviare la scrittura e la struttura del numero oltre il 100! 

Cosa che ancora non avevamo fatto insieme. 
È stata un’occasione pratica per trovarsi di fronte a questo “problema” da gestire e affrontarlo ragionando. 

Ad esempio: 50+60. Arriviamo a 100 e poi, visto che stiamo aggiungendo una decina alla volta, andiamo avanti ancora di...10! Come diventa, bambini? Cento-dieci! Come lo scriviamo? 110! Facile!

Chiaramente, se avessi dato una sfilza di operazioni da “comporre” e sommare da soli non avrei di certo previsto di superare il 100. Ma qui abbiamo lavorato insieme e ci siamo “scontrati” con la realtà. Quale occasione migliore da cogliere per lavorare sul significato e costruirlo insieme? 

In questo modo abbiamo, in gruppo, calcolato i punteggi dell’intera classe. Alla fine del gioco, hanno (ovviamente) voluto decretare il vincitore, colui che aveva ottenuto il punteggio maggiore! Accanto al suo punteggio abbiamo deciso di disegnare una coroncina d’oro! 




Al di là del vincitore, come avevano fatto la settimana prima con il bowling, i bambini hanno spontaneamente confrontato i risultati con i loro amici, in modo assolutamente coerente, del tipo: “io ho fatto più di lui, ma meno di lei” e così via.

Inutile dire che il gioco abbia “preso” moltissimo e che un’oretta e mezza di lavoro siano praticamente volate! 






  






Alla fine hanno addirittura insistito che giocassero anche...le maestre!!! Ci siamo perciò cimentate anche noi nell’impresa (titanica!!! Si nota dall’espressione contrita in una delle foto!), per un’ottima causa! 





Bello! È stato un modo per rendere leggero e divertente un esercizio altrimenti più noioso e ripetitivo. Con questo gioco è stato facile esercitarsi (e non solo con la matematica!) e diventare esperti nella “composizione” dei numeri, allargando un po’ il contesto, il significato del fare matematica...e anche il gusto di farla, per uno scopo più che interessante! 

Commenti

  1. Bellissima attivita'. La proporro' ai miei alunni di seconda. Complimenti!

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