I numeri del Piccolo Bruco Maisazio

Oggi vi propongo questa bella attività svolta lo scorso anno in classe prima durante le prime settimane di scuola.

Ho pensato di proporre una semplice attività matematica di conoscenza dei prerequisiti dei bambini rispetto ai numeri attraverso la lettura del classicissimo libro Il Piccolo Bruco Maisazio di Eric Carle.


Questo albo è un grande classico della letteratura per l'infanzia (adatto anche ai bambini più piccoli rispetto a questa fascia d'età) e racconta la storia di un piccolo bruco affamato che ogni giorno mangia diversi alimenti, sempre uno in più, un po' come come in una filastrocca. Questo attira moltissimo l'attenzione dei bambini e, nella semplicità delle sue parole, permette loro di ricordare velocemente e facilmente la trama (molti bambini lo imparano addirittura a memoria spontaneamente).

Come vi dicevo, nel libro c'è il riferimento alle prime semplici quantità: dall'uno al cinque e poi la quantità 10. Come vi avevo spiegato anche in questo post, i bambini arrivano alla scuola primaria con già molte conoscenze rispetto ai numeri e le quantità. Non dobbiamo pensare che saremo noi a far scoprire per la prima volta i numeri o ad insegnare loro a contare: lo sanno già fare da diverso tempo. Per noi si tratta solamente di andare a capire che cosa conoscono, che cosa sanno fare e su cosa è necessario soffermarsi, quali piccole difficoltà nell'associazione numero quantità possono emergere e così via. Partendo da questa storia molto breve e semplice che fa riferimento a quantità minime mi è sembrato molto interessante andare a capire da quali prerequisiti si poteva partire, attraverso un'attività sicuramente stimolante e fiabesca.

Per prima cosa ho letto ai bambini la storia del libro, mostrando loro le bellissime immagini che l'albo riporta.





Poi ho utilizzato il mio Kamishibai per "drammatizzare" le scene come quella del momento in cui il Bruco Maisazio mangia i vari alimenti. Ho realizzato un buco nella bocca del bruco (le immagini che ho usato per il Kamishibai e anche da proiettare poi alla LIM le potete trovare qui) e la prima volta ho mostrato io come "dargli da mangiare". Ho poi invitato i bambini a sfamare il bruco, chiamandoli uno alla volta.












Quando venivano a dare al bruco i vari alimenti chiedevo loro di contarli ad alta voce, in modo da verificare che conoscessero bene la "conta" e che associassero correttamente il conteggio all'azione rispetto all'oggetto.








Abbiamo anche effettuato insieme dei conteggi "complessi": ad esempio, avendo la possibilità di maneggiare i vari alimenti di cui si cibava il bruco, abbiamo provato a contare le mele insieme alle pere, oppure le arance insieme alle prugne, oppure tutta la frutta, oppure tutte le cose che si mangiava il bruco nell'intera settimana. 



Il libro infatti, cita anche in sequenza i vari giorni della settimana, per cui è stato un modo per anticipare questo piccolo argomento di storia che poi hanno approfondito meglio durante l'anno (anzi, in una delle attività di storia svolta in primavera hanno proprio fatto riferimento alla settimana del Bruco Maisazio, dimostrando di ricordare molto bene la narrazione fatta a inizio anno!).

Dopo la lettura e la drammatizzazione con il Kamishibai siamo passati a riportare brevemente sul quaderno quanto fatto. Ho distribuito ai bambini questa scheda e ho inizialmente chiesto loro di riconoscere le varie sequenze della storia e le quantità degli elementi che di volta in volta mangiava il bruco.



Ho chiesto poi loro di ritagliare le varie vignette e di riordinarle nell'ordine giusto prima sul banco e poi, in un'attività guidata, sul quaderno, invitandoli a mettere ciascun disegno uno sotto l'altro nella parte sinistra del foglio. Essendo ancora poco abituati al quaderno e soprattutto poco abituati a scrivere, ho scelto di procedere passo passo insieme a loro nella fase di organizzazione del foglio del quaderno (io mostravo pianissimo ogni azione da svolgere in successione alla LIM, simulando la pagina del loro quaderno e le vignette) e per "riassumere" i vari momenti della storia ho scelto di far scrivere molto semplicemente accanto ad ogni sequenza il numero di oggetti (solitamente il numero di cose mangiate dal bruco), in modo da associare la quantità al numero al simbolo scritto.

Poi a voce ho fatto narrare ai bambini che cosa accadeva nella storia, ponendo particolare enfasi al conteggio degli elementi e al riconoscimento delle quantità "a vista d'occhio".

Infine, siccome rimanevano tre piccole vignette, ho fatto mettere in sequenza le tre fasi della vita e della trasformazione da bruco in farfalla, così come viene spiegato nel finale della storia.


Dopo aver lavorato insieme sul quaderno, ho proposto ai bambini numerose attività "a tema" che mi hanno aiutato molto a capire da che punto partiva ciascun bambino e che cosa sapeva fare. Ora ve le elencherò, mostrandovi anche i materiali che ho utilizzato.


1- UOVA DI BRUCO SULLE FOGLIE

Ho distribuito ai bambini delle foglie colorate (una ciascuno), come quella che, all'inizio del libro, ospitava l'uovo da cui è nato il Bruco Maisazio.

Ho anche dato loro un bicchierino con dentro dei piccoli pon pon colorati (davvero piacevoli da maneggiare e divertenti, io li ho acquistati qui: https://amzn.to/3pZYJLW) dicendo che quelle erano piccole uova di bruco!

Ho quindi fatto questo gioco, io raccontavo l'inizio della storia del Bruco Maisazio, ma dando di volta in volta indicazioni numeriche diverse rispetto alle uova da posizionare sulla foglia. Ad esempio dicevo: "Una notte su una foglia illuminata dalla Luna c'erano 5 piccole uova!". A quel punto i bambini dovevano prendere dal bicchierino il numero corrispondente di pon pon e posizionarli sulla foglia.








Poi continuavo dicendo: "La mattina dopo tre uova si schiusero, mentre le altre rimasero lì ancora intatte. Quante uova rimasero sulla foglia?". A quel punto i bambini dovevano togliere tre uova, contare e dirmi quante uova erano rimaste sulla foglia.

Oppure dicevo: "La notte dopo sulla foglia c'erano altre 4 uova! Quante uova ci sono ora sulla foglia?". Quindi i bambini dovevano aggiungere la quantità citata, contare e dirmi il numero di uova che vedevano sulla foglia.







Ho fatto molti esempi dando numerose indicazioni. I bambini erano molto attenti e presi dal lavoro per cui maneggiavano volentieri i pon pon seguendo le indicazioni. Nel frattempo io mi muovevo per l'aula in modo da controllare le azioni di tutti e così da farmi un'idea sulle loro abilità iniziali.

Tra l'altro, quando i bambini contavano volevano sempre dire ad alta voce immediatamente il numero di uova contate. Perciò ho dato una regola: chi conta non deve dirlo, ma alza la mano (pena la squalifica temporanea dal gioco!). Poi chiamavo io di volta in volta un bambino per fargli dire il numero contato. I compagni poi confermavano il numero, oppure, se qualcuno si accorgeva che il numero da lui contato era differente, ricontrollava il conteggio o le azioni compiute, in modo da autocorreggersi.


2- BRUCHI E SEQUENZE

Sempre utilizzando i simpatici pon pon colorati, abbiamo provato a fare delle sequenze ritmiche.

Ho dato ai bambini questa scheda in cui erano rappresentati alcuni bruchi bianchi, formati da tante "palline". ho poi suggerito ai bambini di riempire ciascuno spazio con delle palline colorate dei pon pon (che entravano alla perfezione nello spazio!). Ma ho dato una regola: all'interno del bruco si doveva formare una sequenza di colori: i colori cioè non dovevano essere messi a caso, ma seguire un ritmo. 

Ad esempio: verde, giallo, verde, giallo... Oppure: rosso, azzurro, viola, rosso, azzurro, viola, ... O ancora: verde, rosso, rosso, blu, verde, rosso, rosso, blu, ...

Abbiamo fatto un paio di esempi insieme e poi ho lasciato che ciascun bambino provasse da solo.

La consegna era quella di provare prima con i pon pon, poi mostrarmi il risultato e se il ritmo era rispettato colorare con i pastelli i cerchietti con i colori corrispondenti ai pon pon.











E qui c'è stato il primo problema: diversi bambini, una volta completato il ritmo con i pon pon, per procedere a colorare spostavano via con una manata tutti i pon pon...ma poi non si ricordavano più il ritmo e come dovevano colorare! Allora ho suggerito loro di seguire una di queste strategie (che qualcuno già metteva in atto autonomamente): o spostare leggermente i pon pon più in alto e osservare il ritmo da usare nel bruco più sotto; o togliere un solo pon pon alla volta e colorare un cerchietto man mano; oppure posizionare i pon pon in un bruco e poi colorare in maniera corrispondente quello sottostante. I bambini hanno scelto la strategia più comoda e sono riusciti a completare  il lavoro, ciascuno con i suoi tempi.






Anche in questo caso, per me è stata un'importante occasione per osservare le loro abilità.

A questa scheda ne è poi seguita una seconda, un po' più complessa, che abbiamo eseguito insieme in una fase iniziale e poi ho lasciato che completassero da soli per vedere come se la cavavano con una griglia quadrettata.




3- RACCONTIAM LA STORIA ATTRAVERSO I NUMERI

Tramite queste semplici schede che io leggevo ad alta voce, ma che i bambini hanno svolto individualmente, ho voluto verificare che i bambini avessero preso confidenza con la storia e con i primi simboli numerici (i numeri indicati erano scritti alla LIM ben evidenti, loro dovevano solo associarli alla quantità corretta).





Quasi tutti i bambini hanno trovato molto semplice questa attività e l'hanno svolta senza particolari difficoltà, nonostante fossimo ancora solo a fine settembre.


4- BRUCO MAISAZIO E I BUCHI NELLA FOGLIA

Attraverso questa scheda, i bambini avrebbero dovuto rappresentare tanti "buchi" quanti erano i suoi morsettini alla foglia. Io leggevo di volta in volta il numero dichiarato dal Bruco (anche se quasi tutti i bambini erano già in grado di riconoscere i numeri scritti) e loro dovevano disegnare con il pastello tanti "buchini" quanti ne venivano indicati.



In questo caso erano presenti anche numeri più alti del 5: questa attività mi è servita per verificare chi era in grado di maneggiare anche queste quantità senza eccessive difficoltà.


5- BRUCHI LUNGHI E CORTI

Per prima cosa abbiamo provato a simulare un bruco mettendoci in fila e facendo finta di essere i vari segmenti del suo corpo. Poi ho suddiviso i bambini in diverse file e ho chiesto loro quale fosse la fila più lunga e quella più corta: se c'erano dei dubbi bastava contare il numero dei bambini che componevano ciascuna fila e fare un semplice confronto. Abbiamo giocato più volte in questo modo e facendo provare a contare sempre bambini diversi.

Attraverso queste due schede (una la trovate qui e l'altra qui) ho poi verificato che i bambini sapessero rappresentare quantità corrette rispetto a quelle indicate e ordinare (contando i vari segmenti del corpo) i bruchi dal più lungo al più corto.




Anche in questo caso, come vedete, le quantità che ho proposto andavano ben oltre il numero 5: eppure i bambini mi hanno dimostrato di saper già operare discretamente anche con queste quantità e di conoscere i numeri e la conta.

Per quanto riguarda l'attività del riordino, in questo caso qualche difficoltà in più è emersa (e infatti mi sono appuntata le cose che osservavo durante il lavoro): alcuni bambini non riuscivano a riordinare correttamente, nonostante contassero anche bene le varie parti del bruco e sapessero dire quanto era lungo. con un piccolo aiuto, anche i bambini più in difficoltà sono riusciti a completare l'attività.

Anche in questo caso, il suggerimento che ho dato è che dopo aver ritagliato non dovevano incollare subito i bruchi, ma prima avrebbero dovuto posizionarli in ordine senza colla, poi mostrarmi se l'ordine era corretto e solo alla fine, dopo una mia conferma, incollare una vignetta alla volta sul quaderno.


6- NUMERI IN ORDINE NEL BRUCO

Infine, l'ultima attività proposta è stata quella di riordinare i numeri all'interno del bruco, da 1 a 10! Per quasi tutti i bambini questa attività è stata semplice. In questo caso non ho mostrato alcun aiuto alla lavagna, se non individualmente ai bambini (pochi) che avevano difficoltà nel riconoscere alcuni simboli numerici.

Questo anche per dimostrare che i bambini conoscono già bene i numeri e quindi non è necessario presentarli uno alla volta come se fossero novità.



Per ultimo, ho fornito ai bambini il disegno della farfalla da colorare in base alla legenda sottostante (non sapendo ancora leggere, ho inizialmente fornito io indicazioni rispetto al colore di ciascun numero).



Tutte le attività sulla storia del Bruco Maisazio sono state molto apprezzate dai bambini e a me sono servite per raccogliere i prerequisiti da cui partivano e alcune importanti osservazioni iniziali per capire cosa fare e su cosa puntare nel percorso matematico in classe.

Come vi ho già detto, la storia è stata più volte ricordata durante l'anno, anche e soprattutto in primavera quando abbiamo avuto l'"onore" di poter osservare dal vivo nel nostro giardino un piccolo bruco che si arrampicava sulla foglia. I bambini hanno ricordato la storia e le sue abitudini, attendendo con ansia i giorni successivi di poter vedere svolazzare una piccola farfalla: stadio finale della sua quasi-magica trasformazione!

Alcune attività che ho realizzato prendono ispirazione dal percorso che Maestra Marta ha sintetizzato in questo post

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