Questa esperienza è stata svolta qualche anno fa come introduzione alla Festa della Matematica con bambini di classe prima, seconda e terza.
Una bellissima dimostrazione che "non è mai troppo presto" per imparare e per diventare piccoli maestri che insegnano a coetanei o bambini di classi inferiori alcuni concetti geometrici che possono sembrare anche complessi.
Qualche giorno prima della Festa, ai bambini di seconda era stato posto un problema interessante. Nel cortile della scuola dove ogni giorno si recavano a giocare (con il pavimento in cemento) bisognava fare alcune modifiche, per rendere il luogo più colorato ed adatto a dei giochi all'aperto.
I bambini hanno dato i loro suggerimenti su come migliorare il proprio spazio esterno, ben sapendo che al momento era impossibile acquistare nuovi arredi.
Una delle soluzioni emerse è stata quella di fare dei disegni grandi e colorati sul pavimento, utilizzando dei gessetti, oppure dei colori indelebili per non essere cancellati dalla pioggia.
Le maestre hanno così suggerito di disegnare delle figure circolari, a partire da un grande cerchio (su cui i bambini si potessero anche disporre in piedi).
Il cerchio sarebbe però dovuto essere il più possibile "bello" e preciso, per cui ai bambini è stato chiesto di trovare delle strategie per disegnare un grande cerchio nel modo più accurato possibile.
I bambini di seconda hanno effettuato delle ipotesi di realizzazione: ad esempio qualcuno ha detto che per disegnare un grande cerchio bastava prendersi tutti per mano e poi chiedere all'insegnante di disegnare sul pavimento il contorno della figura formatasi con i loro corpi.
Così ci si è recati in palestra: a quel punto sono state fatte delle prove pratiche, con il proprio corpo. Era facile creare un cerchio tenendosi per mano ma...come verificare che il cerchio fosse davvero "perfetto"?
I bambini hanno suggerito alcune idee: per esempio, per accertarsi che il cerchio fosse perfetto si potevano usare degli attrezzi della palestra da prendere come modello, come il cerchio oppure i bastoni (per capire se due bambini dalla "parte opposta" del cerchio rimanessero sempre alla stessa distanza).
Entrambe le soluzioni sono state sperimentate, ma i bambini si sono accorti che avevano comunque dei difetti.
A quel punto un bambino ha suggerito: "Se la maestra si mette nel mezzo, noi, per fare un cerchio perfetto, dobbiamo stare tutti alla stessa distanza da lei".
Questa interessante intuizione è stata sperimentata dai bambini utilizzando delle corde tutte uguali: la maestra si è messa al centro tenendo alcune corde in mano e i bambini le hanno tese fino a posizionarsi in cerchio (questa volta quasi perfetto!).
Tenendo le corde ben tese, i bambini hanno provato a ruotare attorno alla maestra, come una ruota della bicicletta con tanti raggi.
A quel punto un bambino ha esclamato: "Mio fratello una volta ha disegnato un cerchio con un filo: lo ha tenuto fermo da una parte, lo ha teso e lo ha legato alla matita per fare un cerchio sul foglio!". L'esperienza corporea provata deve avergli suggerito il gesto del fratello più grande.
Così i bambini sono tornati in classe e hanno provato a disegnare su un foglio un cerchio "perfetto", utilizzando un pezzo di spago e la matita.
Dalle prove pratiche, hanno scoperto che per effettuare un cerchio il più possibile preciso in questo modo era necessario avere alcuni accorgimenti: lo spago doveva sempre essere ben teso e la matita diritta e perpendicolare al foglio. Per realizzare cerchi precisi era meglio organizzarsi in due: uno teneva fermo lo spago nel centro del cerchio e l'altro ruotava intorno con la matita.
Altra osservazione: per fare cerchi più grandi o più piccoli bastava aumentare o diminuire la lunghezza dello spago.
Una volta svolta e rielaborata l'esperienza in classe e sul quaderno, alcuni bambini di classe seconda si sono recati nelle due classi prime per raccontare ai più piccoli l'esperienza e per spiegare loro come realizzare alcuni cerchi perfetti in giardino.
I bambini di seconda sono diventati dei piccoli "maestri" che a parole e a gesti hanno avuto il compito di coinvolgere i compagni più piccoli nella realizzazione di un'attività cooperativa: una volta effettuata la spiegazione con relative prove e aiuti ai compagni più piccoli, le quattro classi si sono infatti recate nel giardino (nello spazio di gioco a loro dedicato) per realizzare insieme i grandi cerchi.
I bambini, armati di corde e di gessetti (coordinati dalle maestre che avevano preso spunto da alcuni loro disegni), hanno disegnato i cerchi sul pavimento del cortile, aiutandosi a vicenda.
I disegni in gesso sono poi stati ripassati con il colore indelebile dalle insegnanti, in modo che potessero resistere nel tempo.
I cerchi concentrici disegnati sono diventati un luogo di gioco e di ritrovo per i bambini durante l'intervallo, hanno dato un tocco di colore e di originalità al cortile e hanno trasformato i bambini in piccoli costruttori e arredatori del loro ambiente scolastico.
Altre attività per continuare a festeggiare si possono ritrovare qui.
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