Il Mappamondo Parallelo e il Solstizio d'inverno

Lo scorso dicembre, abbiamo ripetuto l'osservazione del mappamondo parallelo (di cui avevamo già parlato qui!) in occasione di una giornata speciale per il nostro Pianeta: il solstizio d'inverno!

Che cosa vuol dire solstizio? E' una parola che deriva dall'antica lingua greca e significa...


Il 22 dicembre, giorno del solstizio d'inverno del 2015, infatti, "il sole si è fermato"...non nel senso che si è bloccato nel cielo!!! Ma "ha smesso" di accorciare le giornate e ha ripreso ad allungarle! Il sole, in quel giorno, "stava" nel cielo il minor numero possibile di ore rispetto a tutto l'anno: nel punto in cui viviamo noi, soltanto circa 8 ore e mezza (contro le 15 ore e mezza di buio!). Dal 23 dicembre le ore di luce hanno iniziato pian pianino ad allungarsi. Il solstizio d'inverno era anche il primo giorno di questa fredda stagione.

Abbiamo osservato il mappamondo per capire che cosa stava succedendo in quella data e ci siamo accorti che le cose, rispetto allo scorso settembre, erano un po' cambiate!

Per prima cosa, abbiamo provato ad orientarlo da soli (l'altra volta ci aveva mostrato come si faceva la maestra): abbiamo trovato il nord sulla bussola, abbiamo ruotato il globo fino a mettere Ronago nel punto più alto del mappamondo e abbiamo fermato con la chiave inglese il bullone che teneva fermo il paletto di legno del mappamondo. Infine abbiamo posizionato l'omino Lego sopra a Ronago.





Abbiamo girato attorno al mappamondo per osservarlo e capire che cos'era cambiato rispetto ai mesi precedenti. Ecco che cosa si poteva vedere.




Per prima cosa ci siamo accorti che la linea che divideva la luce dal buio non passava più per il Polo Nord e il Polo Sud, come l'altra volta! Era un po' più spostata: lasciava in fatti tutto il Polo Nord e le zone vicine al buio e tutto il Polo Sud e le zone vicine alla luce.



Avevamo già detto l'altra volta che le due parti in cui viene divisa la Terra dalla linea immaginaria dell'Equatore si chiamano Emisfero Nord o Boreale (il nostro) ed Emisfero Sud o Australe (quell'altro). Ci siamo accorti che la quantità di luce nei due emisferi non era la stessa: la parte di Emisfero Sud illuminata era molto molto più grande della parte in luce dell'Emisfero Nord. E, al contrario, l'Emisfero Nord era molto più al buio rispetto al Sud.




Da queste osservazioni abbiamo capito che, in questo periodo, nell'Emisfero Nord ci sono pochissime ore di luce e tantissime di buio: il sole illumina queste zone per breve tempo. Nell'Emisfero Sud invece ci sono moltissime ore di luce e poche di buio. 
Questo significa che...mentre da noi stava iniziando l'inverno...nell'Emisfero Sud iniziava l'estate!!!
Se per noi il solstizio d'inverno è il giorno in cui le ore di luce sono meno possibili, per quelli che abitano nell'Emisfero Sud lo stesso giorno viene chiamato solstizio d'estate. Non solo perchè inizia quella stagione, ma anche perchè per loro quello è il giorno con le ore di luce massime dell'anno! E' tutto al contrario!
La maestra Cristina ci ha anche spiegato che nelle zone vicine al Polo Nord che erano tutte completamente in ombra, in questo periodo il sole non sorge mai! Nemmeno a mezzogiorno! Le persone che abitano lì stanno sempre al buio...chissà che noia!
Al Polo Sud e nelle zone vicine, invece, in questo periodo il sole non tramonta mai, neanche a mezzanotte! Rimane in cielo per 24 ore senza sosta, anche se è molto basso sull'orizzonte. Per andare a dormire dovranno avere delle belle tende davanti alle finestre!!!

Abbiamo anche provato a segnare, come l'altra volta, con il pennarello la linea che separa la luce dal buio. Ci ha aiutato Dea.





Ci siamo ricordati dove stava sorgendo il sole e dove tramontando: in Asia era già sera mentre in America era mattina presto, stava arrivando il giorno.

Poi la maestra ci ha fatto osservare la posizione del sole e la lunghezza della nostra ombra. L'ombra era molto lunga. Abbiamo provato a "fermare" un raggio di sole, puntando un braccio in direzione del sole e l'altro verso la testa della nostra ombra. 




Pur essendo circa mezzogiorno, il sole non era altissimo nel cielo (avrebbe dovuto infatti trovarsi nel punto più alto!). D'inverno il sole rimane sempre abbastanza basso sull'orizzonte e i suoi raggi arrivano molto inclinati e obliqui.

Abbiamo anche provato a mettere un "omino stecchino" (fatto con uno stuzzicadenti e del pongo per tenerlo attaccato) sul mappamondo nel punto in cui si trova Ronago. L'ombra dell'omino stecchino era lunga, ma soprattutto...era nella stessa direzione della nostra. Anzi, ora che siamo esperti in geometria possiamo usare le parole giuste: l'ombra dell'omino stecchino su Ronago era esattamente parallela alla nostra su Ronago! Ecco perchè questo mappamondo si chiama così!



La maestra ci ha poi chiesto di trovare il punto del mondo in cui i raggi del sole cadessero in modo esattamente perpendicolare al terreno, cioè il punto in cui le persone (in quel preciso momento) avrebbero avuto il sole esattamente sopra alla loro testa...e quindi l'ombra perfettamente sotto i loro piedi.
Qualcuno ha subito alzato la mano dicendo: "E' facile maestra, lo abbiamo studiato in geografia! Il punto del mondo in cui i raggi del sole sono perpendicolari al terreno è l'Equatore!". Abbiamo quindi provato a posizionare l'omino stecchino sull'Equatore.



...ma ci siamo accorti subito che...sull'Equatore l'omino aveva ancora l'ombra!!! Per cui non era vero che il sole si trovava perpendicolare all'Equatore!
Abbiamo quindi provato a spostarlo per trovare quel punto preciso, finché...eccolo lì!



Il punto esatto in cui il sole era perpendicolare al terreno si trovava sulle coste dell'Africa, quasi nel mare! In quel punto l'omino sembrava "senza ombra" perché aveva tutta la sua ombra sotto i suoi piedi!
Ma perchè proprio in quel punto e non dove ce lo aspettavamo noi, sull'Equatore???
Ludovico ha provato a fare un'ipotesi: lo spazio che c'era tra il Polo Nord e la linea che separava la luce dall'ombra era lo stesso identico che passava tra l'Equatore e il punto in cui avevamo trovato l'omino senza ombra. Ottima intuizione!
Probabilmente allora ciò che avevamo studiato in geografia non era così sbagliato!!! L'Equatore c'entra con questo...con le prossime osservazioni cercheremo di capirlo meglio...


Qualche bambino dall'"occhio lungo" si è presto accorto che il posto dove avevamo messo l'omino era in realtà segnalato sul mappamondo da una linea leggera e tratteggiata e accanto a questa linea c'era scritto un nome: Tropico del Capricorno! Ecco come chiamare allora quel punto.



Nel frattempo era successa un'altra cosa interessante: mentre ci eravamo fermati a fare le nostre osservazioni, il tempo era passato e...il sole si era spostato! Si poteva notare grazie alla linea che avevamo segnato con il pennarello!
Beh, in realtà noi sappiamo che non è stato il sole a spostarsi, ma la Terra a ruotare!




Tornati in classe, abbiamo scritto sul quaderno le nostre osservazioni e rappresentato l'aspetto del mappamondo parallelo in questa occasione.


Torneremo ad osservarlo presto...aspettate i nostri aggiornamenti! 

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