Le sfide del Matecalendario dei mesi estivi! (Luglio, Agosto e Settembre)

E' passato un po' di tempo, ma...non ci siamo dimenticati del MATECALENDARIO e delle sue incredibili sfide!!!

Durante la pausa estiva, per forza di cose, abbiamo dovuto abbandonare i giochi per dedicarci alle vacanze, ma una volta tornati a scuola i miei bambini di classe terza si sono ricordati delle sfide e hanno voluto riprenderle...recuperando anche quelle lasciate indietro!

Qui vi racconterò quindi come in queste settimane abbiamo lavorato alle tre sfide e come le abbiamo risolte!



Partiamo dal gioco di LUGLIO, ovvero il divertentissimo pallone da calcio!
I bambini sono rimasti affascinati dal fatto che un pallone quasi sferico potesse essere composto da tanti poligoni uniti tra loro. 
All'inizio hanno guardato il modello e qualcuno di loro, un po' scettico, ha esclamato: "Beh, ma mica rotolerà alla fine!".

Ho fotocopiato per tutti il modellino di pallone e ho chiesto loro di fare attenzione nel ritagliare il contorno. Devo dire che sono stati tutti molto bravi e attenti, soprattutto nei punti più delicati.
Poi hanno dovuto piegare i poligoni lungo le linee che li collegavano. 
Al termine della piegatura il pallone praticamente si chiudeva da solo: ho dato io una mano a fissarlo utilizzando il nastro adesivo.

L'unico problema riscontrato è stato l'utilizzo di carta normale per la fotocopia: il pallone alla fine era piccolino (stava in una mano) e un po' fragile. Ma diciamo che l'effetto si è comunque visto molto bene!

Con qualche pezzetto di nastro adesivo abbiamo fissato qua e là i poligoni per farlo chiudere.
I bambini sono rimasti stupefatti: il pallone (nonostante la fragilità) rotolava benissimo sul banco, quasi come una sfera perfetta!

Allego le immagini del lavoro svolto.












Ed eccoci invece alla super sfida di AGOSTO: il gioco della T!

Inizialmente i bambini hanno colorato e ritagliato i quattro pezzi della T. 
Hanno subito fatto riferimento al gioco di febbraio, che era simile, ma diverso (entrambe infatti sono dissezioni!).

Dopo aver ritagliato i pezzi, hanno iniziato autonomamente a provare ad unirli per formare la T. E qui è iniziato il gioco di logica!
Molti bambini hanno intuito che il "pezzo forte" fosse quello più grande, con quello strano "buco" da una parte. Quasi tutti inizialmente tentavano di infilare in quell'angolo un altro pezzo. Ma ben presto si sono accorti che nessuno era adatto per formare la T.

Così si sono messi a ragionare sulla forma di questa lettera. 
Qualcuno ha detto che la T ha due "angoli che rientrano" (angoli concavi) e ha disegnato una T stilizzata grossa su un foglio. 
A quel punto, ad alcuni è arrivata proprio l'illuminazione: il grande pezzo possedeva uno di quei due "angoli che rientrano" e quindi doveva per forza essere posizionato centralmente, in un certo modo.

Trovata la chiave, è stato facilissimo aggiungere gli altri pezzi! 
E una gran soddisfazione!

Alcuni bambini, non riuscendo a riformare la T da soli, hanno potuto copiare la ricostruzione da un compagno, ma devo dire che, una volta riflettuto sulla forma della T, in molti hanno compreso quale posizione doveva avere il pezzo più grande...arrivando alla soluzione corretta!

I bambini hanno poi attaccato sul quaderno i pezzi che formavano la T.
Ecco le immagini di questa attività.























 












Infine, la sfida di SETTEMBRE, quella più divertente, anche perchè ha coinvolto i bambini a gruppi.

Utilizzando tutti i tipi possibili di esamini, cioè di forme composte esattamente da 6 quadrati uniti tra loro almeno da un lato, veniva chiesto ai bambini quali di esse potessero essere gli sviluppi di un cubo.

Abbiamo subito fatto riferimento all'esperienza svolta in classe prima di costruzione di un dado: i bambini ricordavano benissimo da quale forma eravamo partiti (la "croce") e come eravamo riusciti a costruire il nostro dado!
Ho spiegato loro che ci potevano essere più modi per formare un dado: solo alcuni tra quelli rappresentati nell'immagine.

Abbiamo osservato sommariamente l'immagine degli esamini e ho chiesto loro se riuscivano a colpo d'occhio ad individuare qualche struttura che sicuramente non avrebbe portato alla costruzione di un dado-cubo preciso e perfetto.
I bambini hanno subito tirato in causa la "striscia" formata da 6 quadratini allineati. Era evidente che non si potesse formare un cubo con quella! Sarebbe stato un cubo senza "un sopra" e "un sotto"!
Ho preso una striscetta di carta, l'ho piegata in 6 parti e ho provato a formare un dado davanti a loro: il risultato è stato una sorta di "anello" quadrato, in parte sovrapposto, a cui mancavano due facce!

Sul quaderno ha fatto attaccare la spiegazione del gioco e l'immagine di tutti gli esamini riportati sul calendario.
Poi ad ogni gruppo (3-4 persone per gruppo) ho consegnato una fotocopia in A3 ingrandita dell'immagine degli esamini.
Ho chiesto loro di suddividersi il lavoro: ciascuno avrebbe tagliato e provato a piegare per formare un dado un po' degli esamini riportati. Così avrebbero potuto trovare e dimostrare quali esamini fossero gli sviluppi di un cubo e quali no.

La consegna inoltre era questa: se riuscivano a trovare un esamino che formasse un cubo, avrebbero dovuto rintracciarlo sulla propria fotocopia sul quaderno e colorare l'esamino corrispondente. 

Altrimenti, se l'esamino non portava alla costruzione di un cubo, avrebbero dovuto scrivere "NO" sopra alla figura dell'esamino corrispondente in fotocopia.

Il colore avrebbe fatto individuare immediatamente tutti i possibili sviluppi del cubo.

I bambini hanno lavorato in gruppo molto bene e con grande interesse e divertimento. Si sono dati autonomamente dei ruoli e hanno collaborato, anche nello scambio di informazioni.
Ciascuno ritagliava i suoi esamini, provava a piegare il dado e poi condivideva il risultato con i compagni, aiutandoli anche ad individuare la forma corretta da colorare o su cui scrivere "NO".
E' stato interessante osservarli mentre cercavano di individuare sulla propria fotocopia quale fosse la forma di esamino appena provata: l'hanno dovuta ruotare più volte per rintracciarla tra le tante, ma alla fine sono sempre riusciti a riconoscere la figura, nonostante la somiglianza con altre!

In poco tempo (l'intera sfida di settembre è durata circa due ore), tutti i gruppi sono riusciti a completare il lavoro e ad ottenere il proprio risultato.

Gli esamini che formavano i cubetti erano decisamente quelli più interessanti! 
Al termine del lavoro diversi bambini li hanno fermati con del nastro adesivo ed utilizzati come mini dadi per il gioco libero.

Alla fine del lavoro di gruppo, abbiamo condiviso i risultati, confrontandoci e scoprendo che le possibilità per costruire un dado cubico sono solamente 11!

E' stato un bel lavoro di manualità, di lavoro di squadra e di ragionamento, che presto ci porterà ad approfondire la questione con ulteriori attività geometriche e manipolative!
Ecco le immagini.


















































E voi? Avete provato le sfide di luglio, agosto e settembre?
Vi siete divertiti come noi?
Quali curiose scoperte matematiche avete fatto? 
Ci raccontate com'è andata? 😉

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