Abbatti il bicchiere!


Un altro gioco che abbiamo provato in classe seconda, per lavorare ancora molto sul calcolo mentale e ragionato e avviare alla scomposizione che permette di risolvere in riga le sottrazioni, è questo: “Abbatti i bicchieri”! 



Un classico gioco da luna park che ci ha coinvolto e divertito molto, nonostante sia stato strutturato in più fasi, un po’ più complesse e articolate rispetto ai giochi proposti in precedenza, ma comunque ben gestiti da entrambe le classi in cui lavoro! 

Vi spiego passo passo come abbiamo strutturato l’attività e vi dico subito che con una classe da 20 bambini mi sono servite circa 3 ore (anche in giornate diverse) per concludere il tutto. 

Prima di tutto ho mostrato la scatola con il gioco. Si tratta di alcuni bicchierini colorati su cui sono scritti i numeri da 1 a 9 e di speciali “cuscinetti” morbidi (credo imbottiti con gommapiuma o simile) da lanciare per abbatterli. 
Il kit l’ho comprato a Tiger a pochi euro, ma non è nulla che non si possa ricostruire facilmente con materiale di recupero! (Bastano 9 bicchieri di carta e una bella pallina di spugna!) 



I bambini hanno subito riconosciuto il gioco e hanno provato a spiegarne le regole. Abbiamo osservato i bicchierini, li abbiamo messi in ordine e subito ci siamo accorti che i loro colori formavano un ritmo, che abbiamo riprodotto sul quaderno. 



A quel punto, ho posizionato su un banco i bicchieri in una struttura a piramide (vicino ad un bordo del banco), ho applicato per terra una striscia di scotch di carta per indicare il punto da cui i bambini potevano tirare il cuscinetto e ho messo dietro al banco una sedia su cui ho appoggiato un grosso scatolone.




Ho spiegato la regola principale: ogni bambino, a turno, avrebbe dovuto lanciare il cuscinetto ed abbattere il numero maggiore possibile di bicchieri. 
Ciascuno avrebbe avuto a disposizione un solo lancio. 
Ogni bicchiere abbattuto faceva guadagnare il punteggio scritto su di esso: i valori di tutti i bicchieri abbattuti andavano sommati tra loro. 

Ma...c’era soltanto un piccolo problema!!! I bicchieri abbattuti e caduti nella scatola NON potevano essere visti!!! Rimanevano visibili sul tavolo soltanto i bicchieri rimasti in piedi e cioè quelli che NON davano punteggio! 
Bisognava quindi trovare un sistema per capire quanti punti erano stati fatti, anche senza poter vedere i bicchieri abbattuti. E questo sistema doveva essere chiaramente molto efficace! 


I bambini hanno provato a fare delle proposte per risolvere questo problema. 
Subito mi è stato detto che per capire quali erano i bicchieri abbattuti bastava riconoscere quelli mancanti! Ma...si sa...in questo modo è facile dimenticarsene qualcuno! Abbiamo infatti provato subito ad abbatterne un buon numero, ma diversi bambini hanno dato subito prova di “perdersi” qualche bicchiere, dimenticando di citarlo e di conseguenza perdendo dei preziosi punti!!! 

Altri bambini hanno perciò fatto una proposta molto più efficace: bastava sapere qual era il punteggio massimo possibile (quello che avrebbe ottenuto chi fosse riuscito a fare “strike”, per intenderci) e da esso togliere i valori dei bicchieri rimasti in piedi. In questo modo, sarebbe stato molto più difficile sbagliare! 



Per prima cosa, quindi, abbiamo calcolato il valore massimo dei bicchieri, quello dello “strike”. 
Per farlo abbiamo sommato tutti i numeri da 1 a 9: 1+2+3+4+5+6+7+8+9. 
Ci siamo accorti subito che in questa somma c’erano diverse coppie di “amici” che formavano il 10. Le abbiamo perciò riconosciute e colorate, arrivando velocemente al risultato corretto: 45 punti! Il massimo punteggio possibile!

A questo punto, una volta lanciato il cuscinetto e abbattuti alcuni bicchieri, potevamo: prima sommare i valori dei bicchieri rimasti in piedi (ottenendo i punti NON guadagnati) e poi fare 45 meno il valore ottenuto, scoprendo questa volta il vero punteggio fatto! 



Capìta questa ingegnosa strategia, ci siamo messi al lavoro! 
Poiché scrivere i risultati di ciascun bambino della classe sarebbe stato un lavoro troppo lungo, ho chiesto loro di scegliere due compagni da “sfidare”! 
Con loro avrebbero confrontato il risultato finale e avrebbero decretato il vincitore! 

Prima di iniziare il gioco vero e proprio, quindi, abbiamo preparato tutti sul quaderno tre “schemi” da completare, nei quali i bambini hanno scritto il proprio nome e quello di due compagni. 
Durante il gioco, li avrebbero dovuti compilare con i valori dei bicchieri rimasti in piedi durante il loro turno e quello dei compagni.

In ogni schema abbiamo scritto:
  • bicchieri rimasti (dovevano disegnare i bicchieri rimasti in piedi con i loro valori)
  • faccio la somma (dovevano sommare i valori dei bicchieri rimasti in piedi)
  • quanti punti ho fatto? (E qui abbiamo precompilato “45-“, in modo che ciascuno potesse sottrarre da 45 il valore ottenuto dalla somma dei bicchieri rimasti in piedi)
Al termine dei tre schemi, abbiamo scritto: “Chi ha vinto la sfida?” e ciascuno, alla fine del gioco, avrebbe dovuto compilare con il nome del vincitore, tra i tre amici scelti.



I bambini hanno giocato con grande divertimento! 
Dopo ciascun lancio, correvano al posto e (assieme ai compagni che li avevano scelti per la sfida) completavano le parti dello schema. 





Alcuni bambini lavoravano velocemente e in modo autonomo. 
Nonostante questo, ho deciso di guidarli tutti segnando anch’io alla lavagna i loro punteggi e le loro operazioni.


La somma è stata semplice da gestire: i bambini erano ormai abbastanza svelti ed autonomi. Ho solo ricordato di andare alla ricerca delle coppie di “amici” e di scriverli a fianco (magari anche sottolineandoli), in modo da sveltire il più possibile il calcolo.

Con la sottrazione, invece, ho dovuto introdurre una strategia nuova, che loro ancora non conoscevano. 
Ad esempio, se dovevano eseguire 45-23 ho suggerito loro di scomporre il 23 e di procedere per gradi. Quindi: 45-23=45-20-3 
A questo punto togliamo prima le due decine e poi le tre unità. 25-3=22

Se c’erano “cambi”, bastava fare tappa alla decina e scomporre nuovamente. 
Ad esempio: 45-37=45-30-7=15-7 Come avevamo fatto in alcuni esercizi qualche giorno prima, abbiamo ulteriormente scomposto il 7 per fare tappa alla decina, quindi: 15-5-2=10-2=8

Per chi trovava difficoltà in questa fase, siamo ricorsi ancora all’uso di materiale: barattolini e pastina! 
Usando i materiali e togliendo passo dopo passo alcuni “pezzetti” di sottraendo scomposto, i bambini hanno potuto procedere nel calcolo ragionato e scoprire il proprio punteggio. 







Devo dire che tutti sono stati molto bravi e molto attenti anche quando il turno di gioco non era nè il loro, nè quello degli amici scelti. 
Questa nuova strategia per eseguire sottrazioni “difficili” li ha particolarmente stimolati a provare e, forse anche complice il gioco di sfida e la curiosità rispetto ai punteggi ottenuti dai compagni, li ha coinvolti anche durante il lavoro guidato.







Al termine delle sfide, ciascuno scriveva il nome del vincitore sul proprio quaderno. 


Pur nella complessità delle diverse fasi, questo gioco è stato molto utile per vari aspetti:
  • prima di tutto il fatto di riscoprire l’utilità del calcolo in giochi e attività della vita quotidiana; 
  • poi per lo sviluppo di strategie nel calcolo mentale e per abituarsi a ragionare sulle procedure di calcolo; 
  • inoltre ha permesso di ragionare sulla logica e sulle modalità di risoluzione di un problema (non scontato e complesso...se pensiamo che per risolverlo abbiamo dovuto utilizzare una doppia operazione...e siamo in seconda!); 
  • infine credo che la modalità ludica e un po’ di “sana sfida” sia sempre da privilegiare, perché permette ai bambini di entrare maggiormente nell’attività e stimola l’apprendimento attraverso la forte motivazione. 



Quindi, sì, un gran lavoro, anche abbastanza complesso e articolato, ma che ha fatto “accendere” varie parti del nostro cervello in un unico compito! 
E questo è sicuramente uno dei modi di intendere il fare matematica in classe!

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