Le carte delle frazioni

Ecco un lavoro sulle frazioni realizzato da me in classe quinta usando delle speciali "carte" che sono ispirate a un gioco ideato dal gruppo di insegnanti di matematica di Rozzano, da un'attività ripresa da Antonella Castellini (insegnante della secondaria di primo grado, ma questo lavoro è riadattabilissimo anche per la primaria) e dal lavoro delle Vetrate di Frazioni di MateMatita, tutte risorse che vi consiglio di andare a sbirciare.
Le carte delle frazioni non sono altro che rettangoli frazionati in parti equivalenti, ma non uguali nella forma. Nel caso specifico delle vetrate, le carte possono anche essere frazionate in parti diverse tra loro, che insieme completano l'intero.
Potete scaricare le Carte di Antonella e le Carte delle vetrate da me riadattate per questo gioco ai link riportati. Per giocare è necessario stamparle (sarebbe meglio più copie per ogni file, a seconda delle esigenze) e colorarle a piacere. Oppure usare un programma di grafica per colorare le carte prima di stamparle. Io poi ho incollato dietro alle carte colorate del cartoncino, per evitare che il colore si intravedesse da dietro.
Prima di iniziare, ho preparato io tantissime carte di frazioni per giocare, colorandole a mio piacimento. Più avanti le farò preparare direttamente a loro creando più mazzi per giocare anche nell'intervallo. Ho messo le carte sui tavoli e strutturato un gioco a squadre (2-3 membri) con punteggio, in diverse fasi.
1- Primo gioco: ho dato una carta a ciascuna squadra e mi dovevano dire quale frazione era rappresentata. Semplice, ma in alcune carte le parti colorate erano più di una e diverse. In quel caso accettavo, ad esempio, sia 1/2 + 1/4 che 3/4. Sono partita appunto da questo gioco per ragionare sulla somma di frazioni.
2- Secondo gioco: ho dato a ogni squadra un'altra carta e i bambini mi dovevano dire qual era la frazione colorata su entrambe le carte. Anche qui premiavo chi rispondeva in uno qualsiasi dei due modi spiegati prima, ma davo un bonus a chi mi riusciva a dire l'intero valore con una sola frazione. E qui ci siamo fermati un attimo a ragionare sulle somme, perché molti mi dicevano correttamente 1/2 + 1/4 e poi dicevano "Cioè 2/6!" Allora abbiamo ragionato sul fatto che 2/6 è ben diverso da 3/4, facendo esempi con disegni. Siamo quindi arrivati a dire che per sommare i valori bisognava trasformare tutte le parti nella "frazione più piccola": cioè se ho 1/2, io so che è uguale a 2/4 e allora posso fare 2/4 + 1/4 = 3/4. Devo procedere così. Piccola scoperta fatta insieme.
3- Terzo gioco: ho lasciato loro una sola carta (hanno scelto loro quale restituirmi). Dovevano andare al tavolone e cercare una o più carte per arrivare ad avere in mano un intero (più semplicemente, fare 1). E quindi abbiamo parlato di complementari... Bello perché alcuni avevano 1/8 e non esisteva una carta con 7/8! Quindi hanno dovuto usare più carte e trovare più possibilità.
4- Quarto gioco: a questo punto, con le loro carte in mano, dovevano arrivare a 2! Sempre scegliendole dal tavolone centrale.
5- Quinto gioco: a questo punto, sempre con le loro carte precedentemente scelte, dovevano arrivare a 3 e mezzo! Sul tavolone c'erano sempre meno carte a disposizione tra cui scegliere...
6- Sesto gioco: ci siamo seduti tutti intorno al tavolo e abbiamo raccolto le carte per giocare a 1 e mezzo. Spiegate prima le regole del gioco (che è esattamente come il famosissimo 7 e mezzo, che molti bambini già conoscevano bene). Io facevo il mazziere e loro, partendo da una carta distribuita inizialmente che tenevano nascosta, dovevano dirmi se volevano un'altra carta, oppure se si fermavano. Chi sforava perdeva tutto. Chi arrivava a 1 e mezzo o comunque si avvicinava il più possibile, vinceva. Il gruppo col punteggio più alto, senza sforare, prendeva 3 punti. Gli altri che non avevano sforato solo 1. All'inizio, spiegate le regole, mi hanno detto che era troppo facile e che uno e mezzo era troppo poco! Ma poi si sono accorti che non era proprio semplicissimo! E che comunque c'era da ragionare e giocare di strategia per poter vincere (oltre che avere una piccola dose di fortuna!)
7- Dopo aver fatto alcune partite a 1 e mezzo, mancavano proprio 5 minuti alla fine dell'ora... E siccome ancora volevano giocare, ho buttato tutto sulla fortuna! Ho dato due carte a ogni squadra e chi faceva il punteggio più alto prendeva l'ultimo punto! Va beh...era giusto per divertirsi un'ultima volta prima di andare a casa...
Che dire? Due ore belle e intense...dove bisognava spesso mettere un freno all'entusiasmo...ma comunque che hanno fatto divertire moltissimo i bambini e (anche se non si sono accorti) soprattutto ragionare!
Bellissimo! Sicuramente continueremo il lavoro. Bello soprattutto il fatto di pensare alle frazioni come un qualcosa di non "rigido" e noioso.
Questa esperienza si può fare anche in quarta. Noi l'anno scorso abbiamo lavorato moltissimo con le vetrate e i miei ragazzi erano già quindi abituati a "vedere" frazioni divise non in parti tutte uguali nella forma e nelle dimensioni del perimetro, ma uguali nell'area e nell'estensione. Oppure frazioni in cui sono presenti più parti (es. 1/2 + 1/4 + 1/8 + 1/8).
Chissà che qualcuno possa utilizzare questa attività e adattarla per la sua classe! Poi fatemi sapere cosa avete fatto e com'è andata, mi raccomando! 😉

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