Caccia ai numeri!

Questa attività è perfetta per la classe prima e serve per iniziare a parlare insieme di numeri, dei loro usi, dei loro significati e del senso di utilizzarli nella vita quotidiana.



Faccio una breve premessa: i bambini quando arrivano alla scuola primaria conoscono già i numeri. Li usano già da quando sono piccini, contano, sanno anche svolgere le prime semplicissime operazioni, li riconoscono negli elementi della vita quotidiana... 
Non possiamo nasconderlo e pretendere di "presentare i numeri" in classe prima. Essi si sono già ampiamente "presentati" nelle loro esperienze precedenti e sono assolutamente già ben presenti e palesi nella loro vita.

Quello che sicuramente dobbiamo fare noi, in classe prima, è sistematizzare queste loro conoscenze, ma sicuramente non ignorarle o sottovalutarle, altrimenti si va incontro ad alcuni importanti rischi. Prima di tutto il fatto di partire con attività che sminuiscono la matematica e annoiano: se faccio finta che tu non abbia mai sentito parlare del numero uno e ti propongo attività come "cerca il numero uno", "disegna una mela" e "conta fino a uno", sicuramente sarà come trattarti da bambino piccolo, che il concetto di "uno" lo possiede già quasi fin dalla nascita! Se ripetitive, scarse di motivazione e troppo scontate, queste attività sono l'anticamera del "la matematica è una noia mortale"... Inoltre il partire da una "tabula rasa" fa sentire i bambini un po' sottovalutati. "Questa maestra pensa che non sappia contare fino a tre!" è un pensiero che i bambini si fanno e che li demotiva un po' nei confronti dell'esperienza scolastica.

Sicuramente il nostro compito è quello di verificare che tutti i bambini abbiano raggiunto alcune competenze di base che (e qui attenzione!) in realtà non dobbiamo sviluppare totalmente noi, ma in buona parte si sono già sviluppate negli anni della scuola dell'infanzia o prima.
Quali competenze? Ne ho parlato ampiamente in questo articolo, che vi invito a rivedere. 

Verificare che siano sicuri nella conta dei numeri in ordine corretto in modo progressivo e regressivo, verificare che possiedano il valore cardinale dei numeri, almeno su quantità limitate (entro il 5 o entro il 10, poi pian piano consolideremo anche noi questa abilità, ma sicuramente i bambini non partono da zero in prima), lavorare sul riconoscimento della cifra (lettura) e sulla sua scrittura corretta, scoprire assieme a loro il significato e l'uso dei numeri nella vita quotidiana, svolgere semplicissimi calcoli mentali e proporre situazioni concrete e intuitive di calcolo (ad esempio il gioco del nascondere)... 
Questi sono alcuni dei nostri compiti importanti delle prime attività matematiche in classe prima. Non il partire da una tabula rasa, ma l'accogliere e il saper valorizzare tutto ciò che i bambini già possiedono e già hanno appreso nelle loro esperienze di vita precedenti.
Sì, è più difficile. Ma è assolutamente necessario e mille volte più utile!

Detto questo, come si può partire? Come tenere presente quest'ottica e iniziare a lavorare con i numeri?

Un ottimo modo è la cosiddetta "caccia ai numeri", un'attività di ricerca, di scoperta, di discussione aperta sui numeri che ci circondano e sulla costruzione dei loro significati.
Ora vi racconterò come svolgerla e come noi in classe prima ci siamo cimentati in questa "caccia".

Tutto può partire da una semplice domanda, che possiamo facilmente porre ai bambini:

"A che cosa servono i numeri?"



Riferiamoci alle funzioni dei numeri nella loro vita quotidiana: dove li vedono, quando pensano che siano utili per qualche scopo, su quali strumenti vengono osservati per ricavare qualche informazione, in quali situazioni vengono nominati.
Diamo spazio a tutte le proposte dei bambini e, attraverso un brainstorming, segniamoci le idee interessanti in una lista che, se possibile, forniremo loro in un secondo momento. Io ad esempio segnavo le loro risposte su un foglio, come appunti. Poi ho riscritto a computer tutte le frasi e ho ricavato questo elenco che, successivamente, abbiamo rivisto e riletto insieme. Ecco che cosa hanno detto i bambini in una fase estremamente spontanea e libera, senza ancora aver fatto riferimenti insieme o aver analizzato alcunché.



Dopo aver individuato molte funzioni dei numeri, chiediamo ai bambini di provare ad osservare la classe o l’ambiente circostante per individuare tutti i numeri presenti e provare a dire, secondo loro, a che cosa servano.
In classe sono presenti già tantissimi numeri che i bambini riescono ad individuare (non sorprendetevi se inizieranno a vedere numeri che voi, in vent'anni dentro a quell'aula, non avevate mai notato!!! Sarà così!!!) e soprattutto che riescono a "spiegare".
Per alcuni di questi numeri, domandiamo infatti: "Perché qui c'è questo numero? A cosa servirà?". Le loro ipotesi saranno davvero molto coerenti con l'uso e, anche per i numeri più "strani" o trovati in luoghi impensabili, la loro tendenza a ideare possibili soluzioni sarà sicuramente interessante da accompagnare.













Dalla classe, spostiamoci nei diversi ambienti della scuola per individuare altri numeri, oppure nei dintorni dell’edificio scolastico per poter osservare anche i numeri presenti, ad esempio, sui cartelli stradali o sui numeri civici.
Anche noi, dall'interno della nostra classe ci siamo man mano spostati in corridoio, all'ingresso della scuola e poi all'esterno: in giardino e nelle strade del quartiere, per scoprire tanti altri numeri e attribuire loro un significato (ad esempio, passando di fronte a un supermercato abbiamo trovato tantissimi numeri che i bambini hanno saputo spiegare alla perfezione!).














































Inoltre, noi abbiamo utilizzato una fotocamera per immortalare i numeri trovati nei vari luoghi, in modo da poter avere a disposizione una serie di immagini da rivedere in un secondo momento, per riflettere sulle funzioni dei numeri con più calma. Noi abbiamo usato la macchina fotografica della scuola, davvero importante e che ha dato loro l'idea che stavamo affrontando un'attività seria e degna di nota. Ma va benissimo anche la fotocamera di uno smartphone. 
Ogni volta che qualche bambino individuava un numero, io con cura gliela passavo e lui scattava la sua foto al numero all'interno del contesto in cui era stato trovato. Per loro una grande soddisfazione! Per me una preziosa raccolta di materiali utili!




Tornati in classe, riflettiamo sulle tipologie e sulle funzioni dei numeri individuati ed effettuiamo una rielaborazione sul quaderno, nella quale potremo far incollare alcune foto scattate oppure far disegnare i numeri osservati nei vari contesti.
Noi abbiamo rivisto le foto scattate alla LIM e utilizzato alcune fotografie che io ho selezionato da fotocopiare e incollare sul quaderno. Poi ho fatto incollare la lista di funzioni dei numeri che avevano individuato in precedenza e l'ho riletta per loro. Per i bambini è stato utilissimo riprendere la discussione fatta in classe, anche perché dietro ogni frase c'era il loro nome e sentirsi citati è stato un grande orgoglio!







Inoltre ho proposto loro di ripetere il lavoro a casa, per renderli attenti osservatori anche del proprio contesto abituale di vita.
Anche a casa hanno individuato tantissimi numeri e hanno riportato sul quaderno i loro disegni e alcune foto che mostravano dove li avevano potuti trovare. Poi insieme ci siamo confrontati anche sull'uso dei numeri nel contesto casa e sulle analogie e differenze rispetto a quelli individuati a scuola o in paese.
Qualche genitore ha riportato la sorpresa nel vedere il figlio attento ed esperto osservatore dei numeri in ogni dove e nel chiedere il loro significato! Insomma, è nata una curiosità autentica!





E' stato molto interessante e arricchente scoprire con loro le funzioni principali dei numeri che ci circondano nella vita quotidiana. A me ha dimostrato quante conoscenze abbiano già i bambini rispetto ai numeri e alla matematica in generale e quanto normalmente queste conoscenze vengano sottovalutate e accantonate.
Per loro invece è stato un modo per confrontare le loro esperienze e conoscenze e per condividere ciò che sapevano sui numeri. Senza che io "spiegassi" ufficialmente ancora niente, hanno imparato tantissime cose soltanto discutendo tra loro e scambiandosi idee e scoperte. E' stato molto un momento genuino e molto importante per loro e per la didattica! Si sono sentiti fin da subito competenti e valorizzati, non di certo sottovalutati come negli esempi che proponevo prima.


Dopo questa attività di ricerca, possiamo proporre ai bambini una riflessione più individuale, ma molto efficace per ribadire che i numeri ci circondano in ogni cosa della nostra vita e ci riguardano da vicino.

L'attività si potrebbe chiamare "I MIEI NUMERI".
Io ho usato la scheda che vi riporto qui e che è stata compilata in parte insieme a scuola, in parte a casa con l'aiuto dei genitori. Ad esempio in classe si può compilare la parte relativa al numero di bambini presenti o agli anni oppure si può prendere un metro e misurare l'altezza dei bambini.
Le informazioni possono essere cambiate, aggiunte o modificate in base a ciò che è emerso dalla riflessione con i bambini nella fase precedente.


Queste prime attività sono molto importanti per far prendere ai bambini consapevolezza del significato e delle funzioni d'uso dei numeri nella vita quotidiana. E saranno un importante primo passo verso la costruzione del senso del numero e l'approccio alla matematica come materia dotata di senso pratico e di risvolti interessanti e motivanti.

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