Ecco una curiosa esperienza con il Disco di Newton raccontata dai miei ragazzi di classe quarta:
Prima di tutto abbiamo disegnato un cerchio su un foglio bianco. Poi abbiamo diviso l'angolo giro per un numero a nostra scelta entro il 12 (scelto tra i divisori di 360).
Ad esempio, alcuni hanno deciso di dividere il cerchio in 6 fette uguali e hanno fatto:
Dopo aver svolto la nostra divisione, abbiamo preso il goniometro e abbiamo utilizzato il numero risultato dalla nostra divisione per contare i gradi di ampiezza dei diversi angoli che formavano le fette del nostro disco. Abbiamo tracciato delle linee ed...ecco fatto!
Una volta disegnate le fette, dovevamo scegliere le giuste tinte per colorarle. Abbiamo scelto dei colori in sfumatura, la maestra ci ha aiutato a realizzare una gradazione di colori, come nell'arcobaleno. Chi aveva più fette ha dovuto utilizzare più sfumature, chi ne aveva meno, ha usato solo i colori principali.
Al termine della coloritura, abbiamo usato la gomma e la punta della matita per fare un foro al centro del disco. Abbiamo poi infilato la matita per realizzare una mini-trottola.
Ed infine abbiamo ruotato la trottola per ammirare l'effetto desiderato!
Quando la nostra trottola ruotava velocemente, il nostro disco colorato sembrava bianco!
Abbiamo proprio verificato l'esperimento di Newton con le nostre mani!
"Dopo aver fatto esperimenti e studiato il fenomeno della luce, abbiamo conosciuto lo scienziato Isaac Newton.
Isaac Newton era uno scienziato inglese del 1600. Da bambino iniziò molto presto ad appassionarsi alle scienze e all'astronomia.
Diventò grande, studiò e si laureò, ma appena laureato in Inghilterra scoppiò un'epidemia di peste, una malattia mortale e molto contagiosa. Per evitare di prendere la peste, Newton si rifugiò nella sua casa di campagna, dove era nato.
In tutto il tempo che rimase nella sua casa, Newton, per non annoiarsi, si occupò di studiare le scienze e fare degli esperimenti. In particolare, utilizzò un prisma per osservare che cosa succedeva alla luce che entrava da una fessura della sua finestra. Si accorse non solo che il prisma creava un arcobaleno, ma anche che con diversi tipi di prisma, la combinazione e l'ordine dei colori rimanevano sempre gli stessi!
Capì che con il prisma la luce poteva essere scomposta in molti colori, perciò studiò il fenomeno ed elaborò delle teorie.
In particolare, una delle sue teorie diceva che la luce era fatta di particelle. Quando la sua teoria arrivò alle orecchie di Christiaan Huygens, un famosissimo fisico e scienziato olandese, egli lo rimproverò dicendo che si sbagliava, perché secondo lui la luce era fatta di onde, non particelle!
Huygens era il più grande fisico d’Europa al tempo e Newton invece era solo un giovane laureato…dev’essere stato molto difficile sostenere questa teoria! Eppure Newton non cambiò idea e continuò a parlarne.
Per diversi secoli non si poteva stabilire se avesse ragione Newton oppure Huygens. ùMa nel 1900 alcune teorie scoprirono che…avevano ragione entrambi! La luce è fatta di minuscole particelle, chiamate fotoni, che però si muovono come se fossero delle onde!
Newton si occupò anche di studiare la gravità, cioè quella forza che fa cadere gli oggetti a terra e ci tiene ancorati sul pavimento, perché attrae tutto verso il centro del nostro pianeta.
Per tornare alla luce, pare che Newton abbia inventato una "macchina" speciale per mostrare che la luce non poteva essere solo scomposta, ma anche "ricomposta" a partire dai colori dell'arcobaleno. Colorò un disco con molti colori, lo montò su una struttura girevole a manovella e lo fece ruotare velocemente: il disco girando sembrava bianco, perché i colori, tutti mescolati insieme, formano proprio questo colore.
Anche la maestra Cristina ci ha mostrato l'esperimento di Newton in questo modo.
Anche la maestra Cristina ci ha mostrato l'esperimento di Newton in questo modo.
Ha montato un pezzo di legno a forma di disco, colorato con i colori dello spettro luminoso, su un trapano. Quando ha azionato il trapano, i colori si mescolavano e il disco sembrava diventare bianco!
Era quasi una magia (della scienza!)!!!
Visto che ora siamo diventati bravissimi ad usare il goniometro, abbiamo provato a realizzare anche noi il disco di Newton lavorando a coppie.
Visto che ora siamo diventati bravissimi ad usare il goniometro, abbiamo provato a realizzare anche noi il disco di Newton lavorando a coppie.
Prima di tutto abbiamo disegnato un cerchio su un foglio bianco. Poi abbiamo diviso l'angolo giro per un numero a nostra scelta entro il 12 (scelto tra i divisori di 360).
Ad esempio, alcuni hanno deciso di dividere il cerchio in 6 fette uguali e hanno fatto:
360 : 6 = 60°
Altri hanno scelto 12 fette:
360 : 12 = 30°
Altri ancora, hanno scelto di dividerlo in 8 fette:
360 : 8 = 45°
...e così via...Dopo aver svolto la nostra divisione, abbiamo preso il goniometro e abbiamo utilizzato il numero risultato dalla nostra divisione per contare i gradi di ampiezza dei diversi angoli che formavano le fette del nostro disco. Abbiamo tracciato delle linee ed...ecco fatto!
Una volta disegnate le fette, dovevamo scegliere le giuste tinte per colorarle. Abbiamo scelto dei colori in sfumatura, la maestra ci ha aiutato a realizzare una gradazione di colori, come nell'arcobaleno. Chi aveva più fette ha dovuto utilizzare più sfumature, chi ne aveva meno, ha usato solo i colori principali.
Al termine della coloritura, abbiamo usato la gomma e la punta della matita per fare un foro al centro del disco. Abbiamo poi infilato la matita per realizzare una mini-trottola.
Ed infine abbiamo ruotato la trottola per ammirare l'effetto desiderato!
Quando la nostra trottola ruotava velocemente, il nostro disco colorato sembrava bianco!
Abbiamo proprio verificato l'esperimento di Newton con le nostre mani!
E nel frattempo ci siamo esercitati con il goniometro e la geometria!"
Commenti
Posta un commento