Classifichiamo!

Ecco un'attività proponibile fin dai primissimi giorni di classe prima, che aiuta a verificare alcuni primissimi prerequisiti, a ragionare insieme su alcuni concetti logici e anche a conoscersi meglio reciprocamente lavorando in piccolo gruppo.


Si tratta di utilizzare una buona quantità di materiale "in confusione" per realizzare un'attività semplice di classificazione che porti i bambini a "mettere in ordine" tutte quelle cose mescolate.
Si possono usare piccoli giocattoli, lego, regoli, oggetti scolastici vari... 
Noi abbiamo usato questo materiale strutturato (e vecchissimo!) che abbiamo trovato negli armadi a scuola (secondo me, se andate a sbirciare negli angoli remoti delle vostre scuole "antiche", è facile che ne troverete un po' anche voi! 😆 ). Sulla scatola non era presente il nome, per cui non so darvi indicazioni precise su come rintracciarlo (magari voi sapete come si chiama! Nel caso scrivetelo nei commenti, può tornare utile!).
Questo materiale è molto comodo perché si presta facilmente alle seriazioni, essendo di colori e forme ben definite.




Ho fatto trovare in uno scatolone, messi alla rinfusa, tutti questi oggetti colorati, dicendo ai bambini che erano stati lasciati così in disordine da altri bambini, ormai grandi che non sapevano più come usarli.
I bambini hanno subito apprezzato il materiale, dicendo che sarebbe stato davvero bello giocare con i suoi pezzi, magari durante gli intervalli piovosi.


A quel punto, ho spiegato che però, per riuscire a giocare meglio con i vari pezzi (erano davvero molti!), sarebbe stato opportuno riordinare un po' tutto il materiale, perciò ho chiesto loro di fare delle ipotesi su come poterlo riordinare.
Hanno iniziato proponendo alcuni criteri, alcuni abbastanza interessanti, altri poco realistici! Io provocavo la discussione dicendo, ad esempio: "Sì, ma se mettiamo tutti i gialli in una scatola, poi se mi serve un elefantino giallo non farò un po' di fatica a trovarlo?" oppure "Se separiamo gli elefantini gialli da quelli verdi e quelli blu, ecc... ci serviranno moltissime scatole! Invece noi ne abbiamo poche a disposizione!".
Ho mostrato loro che il numero di scatole era molto limitato. In alcuni casi le scatole erano inoltre poco capienti.


Così, li ho invitati a ragionare in piccolo gruppo. Ho suddiviso i bambini in gruppi da 4-5 membri, ho dato loro un po' del materiale e ho chiesto di scegliere, in gruppo, quale criterio utilizzare per "riordinare" il materiale in pochi gruppetti.



 

A un certo punto, ho suggerito ai gruppi di usare delle scatole per riporre il materiale, in modo da rendersi conto se la classificazione potesse essere comoda o meno per il gioco.











All'interno del lavoro di gruppo ho potuto osservare alcune dinamiche: la maggior parte dei bambini (probabilmente non abituati ad un lavoro di questo tipo) tendevano a lavorare individualmente, senza comunicare le scelte agli altri. Se sollecitati, però, sapevano spiegare ai compagni i loro criteri. Alcuni bambini invece cercavano il consenso dei compagni, oppure li coinvolgevano nella loro attività (spesso accadeva in coppia, oppure in gruppi di "amici" già legati da tempo). In generale, comunque, l'attività è stata positiva per i gruppi, che hanno lavorato serenamente, permettendo la conoscenza reciproca e stimolando lo scambio, senza episodi di litigio o bisticci.



Sono dell'idea che il lavoro di gruppo sia un'attività che va coltivata fin dai primissimi giorni di scuola. Non è semplice coordinarla, ma l'abitudine e la presa di coscienza che essa è un'attività "normale" (cioè una modalità di lavoro consueta e quasi quotidiana), aiuta l'instaurarsi di relazioni positive e di reciproco aiuto e l'utilizzo di questa metodologia come momento significativo nell'apprendimento (non stiamo in gruppo per giocare e divertirci, insomma, ma anche per lavorare in modo serio e attivo).





Al termine del lavoro di gruppo, ho invitato i bambini a spiegare la modalità con la quale avevano scelto di classificare gli oggetti a loro disposizione, per confrontarla con i compagni.
Dopo averle elencate, abbiamo deciso di scegliere insieme quella più funzionale al gioco, oppure quella scelta dalla quasi totalità dei gruppi.
Ogni gruppo ha inoltre cercato di spiegare quali potevano essere i vantaggi del proprio modo di classificare, ad esempio il fatto che fosse facile il riordino, oppure che si usassero poche scatole, oppure che fosse più facile trovare quello che si stava cercando, nella fase di gioco libero.















Alcune classificazioni hanno riguardato gli "oggetti che si possono trovare all'aperto", oppure i "mezzi di trasporto", o "gli oggetti doppi e non doppi". Alcuni gruppi hanno messo gli oggetti verdi assieme a quelli gialli perché "erano troppo pochi", oppure all'interno di una sola scatola (per guadagnare spazio) hanno riservato diverse zone ad oggetti differenti, ben organizzati in file precise.
Abbiamo valutato quali fossero i raggruppamenti più funzionali al riordino.




In una classe prima, si è scelto di classificare in base al colore: bastavano 4 scatole per contenere tutti gli oggetti facilmente. Lo svantaggio era il fatto di non trovare facilmente l'oggetto in base alla forma. Ma l'enorme vantaggio riscontrato dai bambini è stato che la fase di riordino finale, basata sul colore, sarebbe stata molto più rapida e comoda.


L'altra classe prima, invece, ha scelto un altro criterio: ha deciso di classificare in base alla forma dell'oggetto. Sarebbero servite più scatole, ma almeno si sarebbe potuto scegliere più facilmente con quale categoria giocare!
Poiché gli animali erano troppi, si è scelto di tenerli tutti insieme, nella stessa scatola, un po' più grande delle altre.


Da quel giorno, le scatole contenenti il materiale classificato sono state riposte nell'armadio, in ordine, e i bambini durante l'intervallo hanno potuto prenderle per estrarre i giocattolini ed utilizzarli a piacere, con l'unico vincolo di doverli riordinare al termine della ricreazione.




All'attività (durata circa 3 ore) è seguita una fase di verbalizzazione sul quaderno, nella quale i bambini hanno usato i materiali per segnare il loro contorno sul proprio quaderno, utilizzando una modalità per rappresentare il criterio di classificazione scelto dalla classe: ad esempio, sulla pagina sono stati creati tanti spazi quante erano le scatole ed in ciascuna è stato inserito un oggetto, contornato e colorato del colore scelto.



E' stata una bella e semplice attività che ci ha potato a ragionare sulle proprietà degli oggetti e sui concetti uguale, diverso, simile.

Da questa esperienza, sono partite attività di conteggio degli oggetti presenti in ciascuna scatola, per verificare le abilità n quel senso, oppure di scelta di oggetti che avessero particolari criteri logici, ad esempio: "Prendi un oggetto, che non sia un animale e che sia rosso oppure giallo".


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