E proprio mentre sei lì, nel bel mezzo dell’intervallo e tutto sembra tranquillo e normale come sempre...all’improvviso li senti gridare: “Maestraaaaa!!! Ce l’ha fattaaaaaa!!! La piramideeeeeee! Ci è riuscita!!! Tutte e quattro le facce questa volta!!! Grandeeee!!!” e l’esplosione di gioia contagia tutti, proprio tutti, nessuno escluso! 😆😆😆
E allora capisci che certe volte basta davvero poco.
Basta l’oggetto giusto lasciato a disposizione. Non servono parole o richieste.
I bambini le sfide se le creano da soli. E, se nessuno esplicitamente gliele impone, giorno dopo giorno spontaneamente tornano ad affrontarle, con pazienza, tenacia e aiuto reciproco.
E allora sì che la gioia è condivisa, quando qualcuno riesce nell’impresa!
Perché è la dimostrazione che non esistono sfide troppo difficili. Che con l’impegno e la determinazione possiamo farcela sempre!
E che le sfide difficili sono anche quelle...estremamente belle! ❤️ Che poi provocano questi attimi di enorme euforia!
Perché quell’impresa non è riuscita solo a una bambina, ma è un traguardo un po’ di tutti coloro che, un pezzo alla volta, hanno contribuito a fare qualche piccola mossa che alla fine ha portato alla soluzione!
E allora quando mi guardo intorno in questa bella classe piena zeppa di cose da toccare e da usare mi sento serena.
Perché è vero che a volte sembra tutto troppo, sembra un po’ un caos, sembra che non ci sia un perché...
Ma invece il “perché” è proprio questo: lasciare la cosa giusta nel posto giusto in modo che, liberamente, qualcuno la possa trovare e la possa esplorare con curiosità, per far nascere idee speciali e sfide interessanti.
E gli insegnamenti Montessori in questo sono davvero preziosi!
All’inizio dell’anno ho letteralmente abbandonato questi oggetti speciali su uno dei mobiletti...senza chiedere niente, senza pretese o speranze...e i bambini, da soli, hanno trovato la strada per sviluppare il loro potenziale, per seguire la loro creatività.
Sorprendendomi, come sanno fare sempre molto bene! 🙂
Cinque minuti di entusiasmo, un grosso abbraccio reciproco, gioia per tutti alle stelle...e poi sembra essere tornato tutto come prima.
E invece...un attimo dopo la vedi lì, di fronte al suo “trofeo”, che inizia a spiegare ai compagni curiosi come ha fatto a risolvere il suo enigma...quali mosse ha eseguito...come ha ragionato...
...ecco che è cominciata spontaneamente una nuova sfida... 😉
[to be continued...]
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