La mia idea di "didattica a distanza" in questi giorni di emergenza

In questi giorni ci troviamo in un momento davvero particolare, a tratti surreale, e sicuramente inimmaginabile fino a poco tempo fa.
L’idea di scuola e di didattica a cui siamo abituati, in questi giorni ha assunto un volto nuovo, del tutto inaspettato e all’improvviso diverso. I nostri ritmi, le nostre routine e le nostre abitudini scolastiche sono temporaneamente in stand by, per adeguarsi a questa strana situazione di emergenza mai vissuta prima: sia noi insegnanti che i nostri alunni siamo costretti a stare lontani per un po’, ciascuno nella sua casa, con la propria famiglia accanto.

Questo nuovo modo di vivere queste giornate mi ha portato a fare una riflessione sulla “didattica a distanza”, una nuova pratica che, come insegnanti, ci tocca da vicino durante queste settimane che sembrano un lungo periodo di pausa dalla normalità.
Io credo che in questo momento la cosa di cui più hanno bisogno i nostri bambini è la serenità di sentirsi comunque al sicuro, pur in una situazione del tutto anomala e anormale. È il fatto di percepire tranquillità e benessere stando accanto ai propri familiari e di vivere questo momento senza ansie e senza stress, stando il più possibile lontani da questa realtà che si sta rivelando sempre più cruda e indigesta anche per noi adulti.
Quindi vi dico che cosa farei io in questi giorni (dico “farei”, perché al momento io sono ancora a casa in maternità).

Come sapete, mi sono sempre occupata di didattica (soprattutto della matematica e delle scienze) e ho sempre cercato di divulgare e condividere con voi le esperienze che realizzo in classe con i miei alunni. Ecco, ora posso dirvi che a livello didattico in questi giorni io cercherei di preoccuparmi il meno possibile dei contenuti, di dover “finire il programma” (che, tra parentesi, non esiste!), di cercare di introdurre nuovi argomenti o di tentare a tutti i costi di far consolidare quelli recentemente appresi. La situazione è troppo anomala per pretendere che tutto ciò possa svolgersi lontano dalla propria aula, il luogo di apprendimento per eccellenza, l’unico posto in cui poter condividere con insegnanti e compagni le proprie esperienze di apprendimento con serenità, tranquillità e sicurezza.
In questo momento io vorrei principalmente far sentire ai bambini la mia vicinanza in quanto loro insegnante. Far sapere loro che, nonostante non ci stiamo più vedendo tutti i giorni, io penso a loro, sono loro vicina con il pensiero e so che quando ci rivedremo in classe sarà una festa!

Quindi, per far sentire loro che io, loro maestra, ci sono e vorrei che anche loro pensassero alle cose belle che di solito facciamo a scuola, almeno per distrarsi un po’ dalla monotonia dello stare chiusi in casa o dalle notizie poco confortanti che arrivano dall’esterno, mi sentirei di proporre, più che veri “compiti”, qualche attività ludica, manipolativa, piacevole, leggera e facile da replicare a casa con i propri familiari, che ricordi un po’ quello che di solito facciamo in classe, ma che non diventi ulteriore occasione di stress e di carico di lavoro sia per i bambini (costretti comunque ad operare il più possibile in autonomia e con mezzi che magari non per tutti sono uguali), sia per le famiglie (che non hanno esperienze di insegnamento e che possono supportare solo parzialmente i bambini nelle attività che noi proponiamo).

Che cosa mi sentirei di consigliare ai miei alunni?

Beh, di rifare a casa uno o più giochi che in classe abbiamo fatto insieme, coinvolgendo la propria famiglia. E con giochi intendo sia giochi di società in senso stretto, ma anche attività didattiche ludiche e divertenti che abbiamo utilizzato per spiegare o dimostrare un concetto matematico (contare la pastina, costruire i numeri triangolari o rettangolari con dei sassi, giocare a indovina chi con i numeri, misurare con un metro di carta gli oggetti che si trovano in casa, tirare fuori la tombola delle tabelline o le carte per giocare con le frazioni, …).

Consiglierei di costruire qualcosa con le mani. Un origami (che già seguire i passi di un diagramma e fare le pieghe nel modo corretto è un gran lavoro geometrico!), un modellino, un semplice esperimento che in classe non avremmo potuto fare, un centrino simmetrico con carta e forbici, un dado da costruire (magari anche “strambo”!) e da usare per qualche gioco, un collage, un esaflexagono, …

Magari farei un breve video o registrerei la mia voce in un file audio solamente per salutarli, per rassicurarli e dire loro che ci vedremo presto, per incoraggiarli e magari per leggere loro una bella storia, per raccontare un aneddoto o una barzelletta divertente, per dare qualche semplicissima indicazione su come impegnare il tempo in queste giornate in casa, per proporre un problema o un gioco matematico divertente a cui pensare magari per qualche giorno, in modo da risolverlo e dimostrarlo usando creatività e ragionamento...

Insomma, proporrei delle piccole cose semplici, di facile realizzazione, pratiche, ludiche, divertenti, non pensanti, che possano coinvolgere con facilità e senza grande dispendio di mezzi anche i familiari che si prenderanno cura di loro. Perché in questo momento la serenità che i bambini percepiranno in famiglia è fondamentale per il loro stato d’animo.

Ci sarà tempo per recuperare i contenuti che non riusciremo ad affrontare. Magari non quest'anno, magari in un altro grado scolastico. Nessuno ce ne farà una colpa. Ma è impensabile che questi contenuti possano essere affrontati a distanza da bambini della scuola primaria. Cerchiamo di tranquillizzare prima di tutto noi stessi e poi i bambini e le famiglie rispetto a questo aspetto, trovando modalità che coinvolgano i nostri alunni in attività matematiche genuine e coerenti, pur nella loro praticità e semplicità.

All’interno del mio blog, come sapete, potete trovare tante idee e attività che possono fare al caso vostro in questi giorni. Sfogliatelo (virtualmente) pure e scegliete quelle più adatte e meno impegnative da far realizzare ai vostri bambini. Ci sono sia esperienze pratiche da suggerire, ma anche enigmi, indovinelli, giochi matematici curiosi…

In più, come vi avevo anticipato, vi allego qui i file dei Matecalendari degli scorsi anni che in questi giorni potete ancora scaricare gratuitamente. Su di essi trovate tantissimi giochi e attività ludiche e manipolative che potete proporre ed inoltre, per ciascuno di essi, sul blog trovate un post o un video che vi spiega come affrontare la sfida e quali sono le soluzioni. Perché non proporre, ad esempio, di costruire un esaflexagono (sfida di giugno 2018)? O di risolvere una dissezione (febbraio 2018, agosto 2018, aprile 2019)? O di giocare con il calendario pentamino (gennaio 2018)? O di scoprire la matematica delle cartine geografiche (ottobre 2019)? O di costruire un pallone da calcio geometrico (luglio 2018)? O di far entrare i pesciolini in una rete esagonale (agosto 2019)? O di scrivere un messaggio segreto con il cifrario di Cesare (ottobre 2018)? …
Qui trovate il file pdf del Matecalendario 2018 e 2019 : CLICCA QUI Per ricevere invece il pdf del Matecalendario 2020 basta inviare una mail a: matecalendario@gmail.com

Spero di avervi dato qualche idea per rendere questo momento strano un po’ più piacevole e sereno per tutti, sia per voi che per i vostri piccoli alunni. Io cercherò in questi giorni di esservi di supporto e aiuto nei limiti del possibile.

Intanto non ci resta che attendere l’evolversi della situazione e sono sicura che, come dopo ogni temporale, aspetteremo presto insieme un nuovo arcobaleno!
In bocca al lupo a tutti!

Cristina di Il Piccolo Friedrich



Commenti

  1. Grazie per i tuoi preziosi consigli e per il materiale che condividi.

    RispondiElimina
  2. Sei semplicemente fantastica! Ti scrivo da mamma e non da maestra, ma da te prendo spesso spunti per le mie bambine, che purtroppo non ricevono a scuola. Auguri per la tua maternità!

    RispondiElimina
  3. GRAZIE per tutte le risorse messe a disposizione! Trovo eccezionali i calendari di matematica!!!

    RispondiElimina
  4. Grazie per la tua generosità (calendari messi a disposizione). Le tue idee sono molto stimolanti

    RispondiElimina
  5. Ciao. Ho fatto costruire il tuo cardio tangram e l'ho intitolato "un cuore per sentirci vicini".
    Mi piacerebbe inviarti, se ti fa piacere, il lavoro di una bambima, che mi ha emozionato. Come posso fare?
    Ho preparato una video lezione, nella quale ti cito e ti ringrazio, sulla data della Pasqua attingendo a piene mani alla tua scheda. Ho aggiunto qualche foto e una tabella per aiutare i bambini a risolvere il "problema". Fare didattica a distanza stimola la creatività...anche delle insegnanti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Volentieri! Puoi mandarmi tutto via mail scrivendo a matecalendario@gmail.com
      Grazie mille!

      Elimina
  6. grazie! Consigli utilissimi! Valentina Gruppi mi aveva consigliato il tuo blog :-)

    RispondiElimina
  7. Grazie per la semplicità e l autenticità dei consigli. Lei è
    una delle poche che non si ga prendere da un insensata ansia da prestazione! I bambini imparano per natura....sono meravigliosi così come sono. Preparare con loro un dolce è fare matematica, tagliare una pizza è geometria, ma anche tanto altro. Ahimé , però, basta vedere come agiscono le insegnanti dei miei figli nella scuola primaria, per capire che il mondo degli adulti ha perso il senno. Una didattica a distanza totalmente inutile se non dannosa per lo stress che genera all interno della famiglia ...

    RispondiElimina

Posta un commento